Parto da ciò che hai da dirmi per conoscerti ed entrare in empatia con te, capire di cosa hai bisogno e farmi un’idea iniziale di ciò che realizzerò. Lo possiamo fare di persona o tramite lo schermo di un computer, l’importante è che possa ascoltare le tue parole.

È il momento in cui mi siedo alla scrivania e studio i miei appunti, faccio ricerca, analizzo la situazione e la osservo da più prospettive. Qui la mia mente accende il motore e ingrana la marcia per partire, perché so qual è la destinazione da raggiungere.

La mia parte preferita, quella in cui concetti, intuizioni e parole chiave spuntano come funghi su fogli bagnati d’inchiostro. Faccio mappe, schemi e liste che mi aiutano a tirare fuori ciò che ho fatto entrare nei circuiti e a dargli un’identità precisa davanti ai miei occhi.

E mentre lo faccio lascio riposare i miei pensieri. Come per il vino buono, l’attesa è una fase cruciale per arrivare al risultato migliore. Mi permette di trovare le risposte ai miei dubbi mentre annaffio il giardino o faccio una passeggiata. Ma soprattutto, è la chiave per riconoscere errori madornali e idee brillanti che prima mi erano sfuggiti.

Alla fine non mi resta che passare dalla teoria alla pratica e, naturalmente, scrivere. Metto in ordine le parole e le cucio su misura grazie a un tono di voce accurato, che dà una personalità unica al testo. A seconda del progetto preparo più proposte accompagnate da un valido perché, per dare una possibilità di scelta e comprendere insieme qual è la soluzione che ha colpito nel segno.