Ciao, sono Giulia: una persona piena d’amore per le parole.

Questa non è la classica storia della bambina con una passione chiara fin dal principio, e che inventava racconti fantastici da scrivere sul diario. Da piccola volevo fare i documentari con Piero Angela. Da adolescente invece sognavo di diventare una professoressa di Storia. E c’è stato pure un periodo della mia vita in cui ero sicura che avrei aperto un dojo di Karate.

La scrittura è arrivata dopo. Dopo i fumetti di Topolino, i primi libri per ragazzi del Battello a Vapore e i temi di scuola su Ungaretti e Montale.

 

Mi sono innamorata delle parole grazie a mio nonno. Al liceo me la cavavo bene con il computer (quello col tubo catodico e i floppy disk), perciò mi propose di aiutarlo a trasformare le pagine della sua vita in un file digitale. Anche se non mi servivano soldi, lui me li passava lo stesso con una furba stretta di mano e un occhio socchiuso prima di uscire dalla porta. Una mancia che siglava un accordo speciale e un ricordo che non avrei più dimenticato. Ci vollero un po’ di mesi, ma alla fine del 2005 le sue memorie divennero un libro che avevamo costruito insieme. Quando mi lasciò la notte prima degli esami di maturità, capii che avrei continuato a scrivere anche per lui.

Dopo sei anni da copywriter freelance, focalizzata solo sulla comunicazione d’impresa per piccole e medie aziende, ho scelto di seguire un po’ di più il mio cuore e inventarmi di nuovo sotto il nome di Lettere leggère. L’ho creato immaginando una bottega dal profumo di libreria antica, accogliente come una tazza di tè caldo mentre fuori piove.

È un laboratorio nato per aiutare le persone di qualsiasi età a comunicare le emozioni attraverso le parole, a riscoprire il piacere di una scrittura semplice, a capire il valore di una storia con una voce personale. Perché sono convinta che ogni essere umano abbia un racconto entusiasmante che pulsa per uscire allo scoperto. E che ogni attività debba mostrare il proprio cuore per fare breccia in quello della gente.

Lettere leggère è un inno alla leggerezza che solo le parole giuste sanno trasmettere. 

Il mio percorso professionale tra sfide, vittorie e nuove consapevolezze

La laurea triennale nel 2012

Dopo il diploma in lingue, ho lavorato come segretaria per un paio d’anni. Portavo il caffè, facevo le fotocopie e rispondevo al telefono. In quel periodo ho cominciato a chiedermi cosa volessi fare davvero nella mia vita. E così mi sono iscritta alla facoltà di Lettere dell’Università di Verona, laureandomi a novembre 2012 in Scienze della comunicazione per l’editoria e il giornalismo.

La scelta di essere freelance

Lo stage all’Ufficio stampa della mia università mi ha aperto le porte al mondo del giornalismo e soprattutto del copywriting (che all’epoca nessuno conosceva). Ho risposto all’annuncio di un’azienda nel settore dell’usato che cercava una web writer e voilà, nel 2016 ho aperto la Partita IVA. Pazza? Forse sì, ma ho seguito la mia vocazione: essere imprenditrice di me stessa.

La mia gavetta come copywriter

Ho frequentato corsi di ogni tipo per specializzarmi e diventare una professionista: social media marketing, SEO, web writing e storytelling per la comunicazione d’impresa. Ho scritto i testi di tanti siti web, gli articoli per blog e magazine online, e una marea di contenuti per i social dei miei clienti. Mi sono occupata anche degli script di alcuni video, di slogan pubblicitari, discorsi per eventi e comunicati stampa.

La svolta verso il mondo delle storie

Tra il 2016 e il 2017 ho provato a scrivere il mio primo “romanzo”. Penso che sia la cosa più brutta che abbia mai scritto. Eppure, senza quelle pagine orrende, non avrei avuto la spinta per iscrivermi al Master in Tecniche della Narrazione alla Scuola Palomar di Rovigo. Avevo passione e un pizzico di talento, ma zero competenze. Ed è stato lì che ho aperto gli occhi sul mondo dell’editoria. Volevo farne parte. 

Una nuova carriera sempre più vicina 

Grazie all’esperienza annuale del master, ho scritto il mio primo, vero, romanzo. Nel 2022 altre due svolte hanno dato un bel twist alla mia carriera: ho iniziato a insegnare scrittura creativa all’Università di Verona con un corso di progettazione narrativa dedicato alle matricole (arrivato alla sua quinta edizione); ho trovato un agente letterario che crede in me e vuole rappresentare il mio romanzo.

Il mio debutto in libreria come ghostwriter

Ricorderò il 2023 come uno degli anni più belli che ho vissuto a livello professionale: ho fatto esperienza come ghostwriter, scrivendo un giallo per la storica casa editrice Ponte alle Grazie. Inoltre, ho cominciato a collaborare con il mio agente come editor per la revisione di racconti e romanzi. Ed è così che ho realizzato quello che voglio fare davvero nella mia vita.

La differenza tra la parola quasi giusta e quella giusta è la differenza tra il fulmine e la luce.

— Mark Twain